Regione Lazio, Comune di Colleferro e Minerva scarl danno formalmente il via ai lavori per i primi interventi di chiusura della discarica di Colle Fagiolara autorizzati dalla Regione Lazio con una procedura di aggiornamento non sostanziale dell’autorizzazione ambientale, mentre è in itinere l’autorizzazione con procedura di PAUR per gli interventi di capping e chiusura definitiva del sito da cui i lavori in fase di avvio sono stati stralciati per darne tempestiva attivazione. A distanza di 32 anni dall’apertura del sito e con gli ultimi conferimenti di rifiuti avvenuti nel gennaio 2020, un passaggio di gestione da LazioAmbiente a Minerva Ambiente, la nuova progettazione degli interventi da fare ed il finanziamento dei lavori da parte della Regione, si avvicina così, finalmente la definitiva messa in sicurezza ambientale della seconda discarica per dimensioni del Lazio.
“Si tratta di un’altra bella notizia – dichiarazioni del Sindaco di Colleferro e VicePresidente della Città Metropolitana Pierluigi Sanna – un’altra promessa mantenuta, come quella della chiusura. La nostra battaglia fu quella ambientale, quella per la chiusura della discarica di Colle Fagiolara che era la più grande del Lazio dopo Malagrotta. Oggi con la Regione, con gli enti preposti, con tutti coloro i quali, assieme a Minerva, abbiamo inaugurato un cantiere che verrà realizzare importanti opere. Sono davvero soddisfatto e felice per la mia comunità che ha pagato un grande prezzo dal punto di vista ambientale e che oggi inizia una fase davvero importante sia dal punto di vista del coinvolgimento degli istituti scolastici e universitari che potranno verificare il funzionamento di una discarica che viene realmente portata a chiusura sia dal punto di vista dei nuovi possibili sviluppi legati alla sostenibilità e dei potenziali usi dell’energia prodotta e del calore utilizzabile per realizzare una serra che produca fiori e piante per i comuni di Minerva. Una pagina che girata chiude un capitolo e ne apre un altro bello e finalmente utile per il territorio.”
“Siamo di fronte un passaggio importante - dichiarazioni del ViceSindaco di Colleferro, Giulio Calamita - frutto di un lavoro che potrebbe essere definito una ‘lunga storia’ che racconteremo. Dieci anni fa quello che vediamo oggi sembrava il sogno di una comunità. Il percorso che ci ha portato fin qui è stato costruito nel tempo con i massimi vertici istituzionali. A volte alcuni passaggi non sono stati compresi a pieno dalla comunità ma la grande partecipazione istituzionale all’inaugurazione denota una volontà collettiva che un passo alla volta che ha condotto a chiudere la discarica e a realizzare questi lavori, non i primi e neanche gli ultimi che vedremo. Sento il dovere di ringraziare Minerva ed i competenti uffici regionali per il lavoro svolto, mosso da un obiettivo comune ma allo stesso tempo rigoroso e trasparente. Ringrazio tutti gli eletti nel corso degli anni nelle varie istituzioni coinvolte per aver manifestato sensibilità al problema e per aver colto l’importanza di chiudere la discarica permettendo lo sviluppo di un area logistica oggi tra le più importanti del Lazio. Tutti insieme abbiamo dimostrato che le questioni ambientali non hanno colore politico e se affrontate possono portare a nuovi sviluppi per i territori nel rispetto dell’ambiente e delle volontà delle collettiva.”
“Oggi Minerva Ambiente si conferma un’azienda pubblica sempre più importante per il territorio – affermano l’Amministratore unico Alessio Ciacci ed il Direttore generale Massimiliano Massimi - capace di gestire non soltanto i servizi di raccolta e spazzamento per i comuni soci, garantendo qualità, sostenibilità e costi contenuti, ma anche una efficace gestione impiantistica. Da oggi avviamo una nuovo importante capitolo della storia di questo territorio ed è un onore lavorare con gli altri soggetti coinvolti per il benessere dell’ambiente e del territorio. Vogliamo ringraziare tutti gli enti con cui abbiamo condiviso l’impegno per avviare i lavori sul sito, in primis il Comune di Colleferro, proprietario dell’area e la Regione Lazio, finanziatrice degli interventi, così come tutti i tecnici e progettisti coinvolti. Un risultato importante per una società giovane come Minerva che sta crescendo, incrementando il proprio fatturato ed i comuni serviti.”
La discarica di Colle Fagiolara, ubicata a Colleferro, è attiva fin dalla fine degli anni ’90 ed è stata gestita da soggetti diversi tra cui la società a capitale interamente regionale Lazio Ambiente. Dal 2022, con un acquisto di ramo d’azienda, Minerva Ambiente, società di gestione rifiuti dei comuni del comprensorio, è subentrata nella gestione impiantistica. Nell’ultimo decennio sono stati smaltiti nel sito oltre 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani assumendo un ruolo di primo piano nel quadro complessivo della gestione dei rifiuti della Regione Lazio.
Queste prime opere, assegnate con una gara di circa 3 milioni di euro, prevedono interventi di impermeabilizzazione, sostituzione e completamento della rete di captazione del biogas, sostituzione del motore di valorizzazione del biogas per la produzione di energia. Per il potenziamento del sistema di estrazione del biogas è prevista la perforazione di numerosi nuovi pozzi, oltre ai circa 60 attuali che saranno ottimizzati e riqualificati, il rifacimento delle linee di adduzione alle stazioni di regolazione, nonché l’inserimento una nuova centrale di valorizzazione.
La discarica deve essere infatti considerata come un grande digestore anaerobico nel quale sono stati “caricati” per oltre 25 anni rifiuti urbani ed assimilabili caratterizzati da una porzione variabile nel tempo di componente organica putrescibile. Tale porzione organica ha sviluppato in modo naturale e spontaneo un fenomeno di fermentazione che ha consentito la generazione di gas biologici (biogas).
Un intervento importante è previsto anche sulla valorizzazione energetica del biogas, con l’inserimento di un nuovo motore per la produzione di circa 625 kW di energia alimentato da circa 200 Nm3/h di biometano (con rendimento al 38%).
A questi interventi, che si concluderanno nel primo semestre 2025, seguiranno quelli di chiusura definitiva, in fase di autorizzazione, per circa 15 milioni di euro che, al pari di quelli in partenza, verranno messi a gara nei prossimi mesi e prevederanno la chiusura definitiva del sito per poi poter dare seguito ad altre idee e progettazioni come ad esempio un impianto fotovoltaico che possa creare un’ulteriore fonte di energia rinnovabile nel sito, diventando così la prima grande discarica del Lazio con queste caratteristiche.
La nuova conformazione morfologica è stata studiata per garantire la stabilità del sistema di capping finale e sarà realizzata con riporto di terreno compattato e impermeabilizzata con geosintetici associati, in parte, a materiali naturali quali argilla e ghiaia. Il recupero a verde finale sarà garantito dal riporto di 1 metro di terreno vegetale associato, sulle scarpate, ad un geocomposito antierosione in fibra di juta o cocco. Il progetto è a firma di tre Società specializzate nel settore: Getas Petrogeo srl di Pisa, E&G srl di Roma e la società Emendo srl.